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giovedì 4 settembre 2008

Fiat contrazione-espansione di range





Proviamo a dare un'occhiata a Fiat nell'ultimo mese e mezzo dimenticandoci per un attimo dell'economia italiana, del costo del petrolio e delle trimestrali del titolo: cioè guardiamo solo i prezzi sul grafico, con l'aiuto di un indicatore di volatilità :l'ATR.




Ricordiamo per chi non ne avesse dimestichezza, che l'ATR(Average True Range) è la media dei range giornalieri tenendo conto dei gap di apertura.

Diamo un'occhiata alla volatilità del titolo a 30, 7 e 2 giorni. Se la linea rossa, cioè l'ATR a 2 giorni, scende sotto quella verde e nera divremmo essere in compressione di volatilità, ha senso?
Cioè se il range medio degli ultimi 2 giorni è inferiore a quello medio degli ultimi 30 e degli ultimi 7 siete d'accordo che è un segnale, che c'è qualcosa "in ballo" che sta comprimendo i prezzi?

La storia, non certo io, insegna che dopo una compressione di prezzi ci si deve attendere, con molta probabilità, una espansione di range, non sappiamo in che direzione ma sappiamo che ci sarà.

Ricordate gli inizi del libro di Toby Crabel: "Un'Opening Range breakout è un trade che si ottiene posizionando due ordini stop sugli estremi dell'Opening Range...".
In altre parole, siccome sappiamo che ci potrebbe essere un breakout a breve, ma non sappiamo in che direzione, dobbiamo sistemare 2 "trappole" cioè 2 ordini stop per essere pronti ad entrare in qualunque direzione il mercato prenda.
Provate a dare un'occhiata a Fiat nei giorni successivi ai periodi di compressione (nei cerchi blue) : in ben 5 occasioni a vicinanza ravvicinata dai giorni in compressione si sono verificati trend days, cioè giornate con range esteso e chiusura/apertura su estremi opposti: per dirla nella terminologia candkestick, lunghe candele nere o bianche.

Selezione titoli in compressione















Per selezionare titoli in compressione di volatilità, un'idea potrebbe essere la seguente:
Nella col1 di VT Explorer di Visual Trader applicare la formula :
(Atr(c,2))/(Atr,c,30)
Il risulato è una sorta di "indice di compressione" che, più è basso, più mi indica la probabilità di una esplosione di range imminente per il titolo in questione.

Nel caso allegato, Fastweb, Terna ed Enel , adesempio, vengono segnalati come i 3 titoli più compressi dell'S&pMib alla data odierna.
Ricordate che sarebbe opportuno applicare i filtri di compressione, ai titoli già selezionati come ad ampio range giornaliero, come da post precedenti.

Buon lavoro!




martedì 2 settembre 2008

Open Range Breakout- didattica INDICE

Si apre con questo post una nuova iniziativa del Blog Trading-Intraday dedicata a chi è in fase di approccio al trading ed abbia la pazienza di starmi a sentire.
Si consiglia, per chi non lo avesse già fatto, di dare un'occhiata alle traduzioni di alcuni scritti di Linda Bradford Raschke presenti su questo Blog ed ai videolive di Profste, che sono le fondamenta su cui questo Blog è costruito.
Allora,
Una strategia di Opening Range Breakout è una strategia di trading intraday che prevede l'ingresso in posizione quando i prezzi si sono allontanati dall'apertura giornaliera a tal punto che diventa probabile che continuino nella stessa direzione, almeno per la stessa giornata.
Le strategie che verrranno descritte hanno tutte in comune il fatto di essere solo parzialmente automatizzate, generando segnali di entrata la mattina dopo la'ertura dei mercati: non si tratta quindi di un vero e proprio trading system, quanto piuttosto di un sistema a supporto delle decisioni. La materia potrebbe idealmente essere suddivisa in questi "moduli":
  1. Selezione titoli
  2. Tecnica di entrata
  3. Tecnica di uscita
  4. Money Manegement e gestione del portafoglio
  5. Aspetti operativi

E' fondamentale selezionare titoli molto volatili su cui operare o, per essere più specifici, titoli che presentano più frequentemente nella loro storia trend-days , cioè giornate di ampio range con chiusura e apertura su estremi opposti. Nei prossimi posts si illustreranno alcune modalità pratiche utilizzando Visual Trader o un semplice foglio Excel.
Tutte le tecniche di entrata delle strategie di Opening Range Breakout hanno 2 elementi in comune: il primo è che prendono come punto di riferimento l'apertura giornaliera, individuando il punto di ingresso aggiungendo alla stessa un importo (definito spesso stretch) e calcolato in diversi modi (il più celebre è quello di Larry Williams calcolato come percentuale del range del giorno prima); il secondo è che utilizzano diversi filtri di volatilità per individuare le giornate in compressione, cui più probabilmente potrebbero seguire giornate di espansione di range.
Tutte le tecniche di uscita hanno in comune il presupposto che nei giorni di trend days, cioè quelli individuati dalle tecniche di entrata, il comportamento dei prezzi tende ad essere sempre lo stesso (es. range iniziale ristretto, ritracciamenti quasi inesistenti, accellerazione in prossimità della chiusura e chiusura su estremi opposti rispetto all'apertura), si cercherà quindi di individuare quali tecniche meglio si adattano al posizionamento dello stop iniziale ed al trailing stop.
Le tecniche di money manegement (che qui si intende come position sizing) dipendono da svariati fattori che si cercheranno di approndire in seguito: fondamentalmente si cercherà di analizzare questo importante aspetto legato alla gestione del portafoglio.
Gli aspetti operativi da tenere in considerazione sono legati alle modalità pratiche di esecuzione ordini, utilizzando o meno una piattaforma di gestione.
Si prega di considerare la presente soltanto una bozza di indice di discussione che potrebbe subire modificazioni nel tempo.

Open Range Breakout - Come selezionare i titoli adatti?

La selezione dei titoli adatti per una strategia di Opening Range Breakout (ORB in seguito) non solo è il primi passo da effettuare, ma, probabilmente, è anche quello che può determinare o meno il successo dell'intera strategia.
Una strategia del genere, ricordiamolo, è una strategia intraday, impone quindi l'uscita in chiusura di giornata o al massimo in apertura del giorno successivo.
Impostata su titoli che hanno escursioni giornaliere molto ristrette, semplicemente funziona poco o non funziona affatto.

Ma cerchiamo di capirne di più: come si fa praticamente a selezionare i titoli più adatti?
Esistono diversi metodi, quello che io utilizzo è il rapporto tra l'Average True Range e la media mobile delle chiusure giornaliere su un orizzonte temporale lungo(diciamo 200 giorni).

Facciamo un esempio pratico:
Cerchiamo di capire quali sono i titoli più adatti ad una strategia ORB all'interno del paniere S&Pmib utilizzando al funzione VT Explorer di Visual Trader.
(Si rimanda al sito di VT per la descrizione del funzionamento di VT Explorer, se vi sono lettori interessanti all'utilizzo di un semplice file Excel agli stessi scopi lo segnalino nei commenti).

Utilizzo di VT Explorer
Passo n.1: scriviamo nella col.1 la formula dell'atr a 200 giorni
Passo n.2: scriviamo nella col.2 la formula della media semplice a 200 giorni
Passo n.3: scriviamo nella col.3 la formula del rapporto tra ATR e media x 100
Passo n.4: dopo aver avviato la ricerca sui titoli del paniere S&Pmin, verrà visualizzata una lista in ordine alfabetico
Passo n.5: ordianimo la lista per ATR/media decrescente

Fatto.

I titoli sono ordinati per ATR/media, cioè i titoli più adatti ad una strategia ORB sono in cima alla lista.
Ad esempio, su Impregilo si segnala un rapporto ATR/media di 4.6: vuol dire che la media dell'ampiezza dei range giornalieri degli ultimi 200 giorni è il 4.6%: ragazzi è un'opportunità incredibile per strategie che entrano ed escono nello stesso giorno!
Su Enel, ultimo della lista con 1.8, il messaggio è chiaro: statene lontani, almeno nell'intraday.
(PS. i dati sono aggiornati a qualche mese fa, quindi okkio!)